Vito Miccolis, pugile amatore, musicista e presidente della All Boxing Team

Incontra una prima volta il pugilato da giovanissimo, quando insieme a un amico gli capitò di frequentare una palestra per un po’. Non continua ma gli rimane la passione che condivide con suo papà. Sarà poi molti anni dopo, “già da grandicello”, che gli tornerà la voglia di frequentare una palestra pugilistica. “Sono venuto alla palestra dove c’era il team di Dino Orso – racconta- e ci ho passato tre anni ad allenarmi e a giocare con la boxe”.

Vito

Non posso essere considerato un pugile ma un amatore, ossia un amante di questo sport, che con la boxe ci ha giochicchiato – perché ho fatto anche dei ‘guanti’, delle riprese di allenamento sul ring – e che piccolissime soddisfazioni è riuscito a togliersele. Ma la cosa più importante è che è nata un’amicizia. Tra me e Dino e con molti dei ragazzi della All Boxing Team.

Gli atleti della All Boxing Team si somigliano tutti, cioè assomigliano tantissimo a Dino, alla All Boxing Team, a Enzo. E non solo dal punto di vista sportivo. Hanno un grande coraggio, sono degli ottimi atleti. Qui le cose si fanno in maniera molto dura, rispettando le regole sportive della boxe.

Il pugilato ha bisogno di più soldi per avere visibilità. Cioè, ha bisogno di sponsor, di persone che investano dei soldi sulla sua immagine. E, da parte sua, la boxe deve dare un’immagine di sé che non sia la rissa per strada, ma di uno sport dove c’è dell’accademia, dove c’è molto coraggio.