Andrea Fontana, pugile esordiente

È cintura nera di karate come il maestro Dino e il papà Enzo. Osservando i pugili che si allenavano nella palestra in cui è cresciuto, si è innamorato del pugilato, si è messo i guanti e non se li è più tolti. Ha esordito, ha vinto e da quel giorno continua ad allenarsi con la voglia di combattere, perché “salire sul ring”, dice, “è una cosa bellissima!”.

Andrea

Un giorno Dino mi ha detto che ci sarebbero stati i campionati regionali e allora ho iniziato ad allenarmi più seriamente con la voglia di fare questo incontro.

Il match è una cosa bellissima, perché prima hai tutta l’adrenalina, la paura, perché non sai come sarà, però alla fine vorresti continuare ancora tantissimo. Fantastico!

Secondo me, un bravo pugile deve essere veloce, rapido nei colpi ma deve essere anche bravo nel corpo a corpo e poi deve essere veloce anche nelle gambe, perché se non hai la reattività nelle gambe non puoi spostarti e gestire l’incontro. Poi, devi avere anche un giusto peso, perché altrimenti non riesci a muoverti come dovresti.